martedì 29 aprile 2008

Il buon maestro mattonella

Anche stamani, Lei è inciampata su quella mattonella staccata del pavimento del corridoio tra la camera ed il bagno. La mattonella ha urlato il suo dolore ed anche lei. Questa non è l'unica: un'altra mattonella staccata è proprio là in mezzo al salotto. Quest'ultima è mobile da sempre e non è mai stata riattaccata. Lei ha detto: "ma cosa cazzo aspetti a sistemare queste mattonelle ?! Vuoi proprio che si rompano ? ". Non ho risposto. Secondo me queste mattonelle sono due maestri Zen che abitano in casa mia. Ci puoi inciampare solo una volta: la prima, quando non lo sai. Da quella volta in poi ogni volta che ci inciampi vuol dire che non hai capito la lezione. Miyamoto Musashi riconobbe un maestro nel chiodo che gli ferì gravemente un piede. I miei maestri sono più buoni. Ma se non si sentono le parole dei buoni maestri allora potrebbero arrivare le grida dei maestri cattivi. O devo dire che costoro stanno già gridando ?

martedì 22 aprile 2008

Se non vuole farsi fare la tecnica, non gliela fai.

Ieri sera ho praticato aikido, ho fatto una tecnica con un 'cintura nera' molto bravo. Ho avuto da lui una lezione fantastica. In meno di 10 minuti mi ha dimostrato che quando uno non vuole farsi fare una tecnica, quella tecnica non gliela fai. Il grande insegnamento è sceso su di me senza che io proferissi parola, nel miglior spirito dell'aikido. La tecnica era 'shionage'. Quando la eseguiva il mio compagno gli veniva benissimo. Comportandomi da buon ukè seguivo alla meglio delle mie possibilità le direzioni che imponevano i suoi movimenti. Quando invece l'esecutore ero io, non essendo molto bravo, sbagliavo sempre. Nonostante tutto il mio impegno per fare come diceva lui, continuavo a sbagliare e non c'è stato modo di riuscire a fare niente di buono. Strano, mi pareva di conoscere quella tecnica, almeno nei suoi movimenti di base, ed invece ieri sera ho capito che non la conosco affatto. Durante l'esercizio, la voglia di dire qualcosa, di trovare una spiegazione razionale al mio insuccesso è stata forte, ma ho resistito, non ho parlato. Ho intensificato la mia concentrazione su 'Mu' e ho lasciato che il tempo fluisse via. Quando il Maestro ha imposto il 'seiza' ho salutato bene il mio compagno ringraziandolo come faccio sempre e sono andato a sedere. Dato che non è la prima volta che mi succede, un dubbio mi rimane: è la fortuna oppure sono proprio io che mi merito queste fantastiche lezioni ?

lunedì 21 aprile 2008

Domenica: La legna che cammina

In seguito alla fantastica giornata zen di sabato, domenica pomeriggio ho potuto assistere al miracolo della legna che cammina e va a posto. Pezzo dopo pezzo, la legna è andata a collocarsi nella catasta che si vede nella foto. Così anche l'anno prossimo ci si potrà scaldare. L'appuntamento con lo zen è per venerdì 25 per la pulizia del bosco, la classica seduta (za) di meditazione (zen) e la ancor più classica seduta con le gambe sotto il tavolino.

venerdì 18 aprile 2008

Sabato: giornata Zen nel bosco

Sperando nel bel tempo: andrò sulla montagna. Saranno ore di zen con l'ascia ed il pennato. Chi vuole può partecipare. Non è obbligatorio lavorare, ma come dice la canzone: chi non lavora non fa l'amore. Soprattutto deve stare zitto e non rompere le scatole. Chi si porta da mangiare e da bere mangia insieme agli altri condividendo insieme al cibo, la pace ed i suoni del bosco. Chi non vuole mangiare si riposa e medita liberamente. Si ribadisce la necessità di non inquinare l'ambiente con le parole superflue.

giovedì 17 aprile 2008

E' nato il mio blog. [My blog is born]

Cosa dire ? Non c'è niente da dire se non quello che si dice normalmente in questi casi. Allora meglio stare zitti e lasciar parlare gli altri che comunque sarebbe meglio che stessero zitti.