mercoledì 11 giugno 2008
Conviene sempre non capire niente.
L'efficacia nell'esecuzione delle tecniche deve essere sempre un adattamento tra chi la applica e chi le riceve, in pratica tori non deve superare uke e neppure deve farlo attendere, lo stesso vale per uke. Se non avviene così: uke e tori non si divertono a praticare insieme ed evitano di incontrarsi sul tatami. Accade di frequente che chi realizza questo principio tenda ad evitare chi non lo capisce. Così colui che non capisce, siccome non capisce, continua a non capire ed inizia un azione, un tentativo di comprensione che spesso sul tatami si realizza in una continua correzione dell'altro. Cerca così, in ogni modo, di correggere, di ricostruire un rapporto che non comprende, spesso con evoluzione di eventi che alla fine fanno sentire l'altro una merda. No, non parlo di me ! Morale: conviene sempre non capire niente.
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2 commenti:
Il vero sapere è conoscere le cause.
Aristotele
Ciao, Laurentz! È un piacere trovare il vostro blog! Ho vissuto tempo fa a Roma e Milano. Aggiungerò il vostro collegamento al mio blog.
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